Vitamina A: la carenza aumenta 10 volte il rischio di tubercolosi

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Uno studio pubblicato su Clinical Infectious Diseases, basato su oltre 6.000 familiari di malati di Tbc a Lima, in Perù, rivela un chiaro rapporto tra la carenza di vitamina A e l’insorgenza della tubercolosi. Le persone con carenza di vitamina A hanno 10 volte più probabilità di ammalarsi di tubercolosi rispetto chi ne presenta livelli elevati.

Più di 1,8 milioni di persone sono morte di tubercolosi nel solo 2015, in particolare nei paesi a basso e medio reddito, dove tra l’altro la carenza di vitamina A colpisce fino al 30% della popolazione. Questa vitamina, presente in alimenti come fegato, carote e peperoncino, e conosciuta come retinolo, è nota per prevenire la cecità notturna e svolge un ruolo nella modulazione del sistema immunitario.

Per capire se potesse aiutare a prevenire la tubercolosi, i ricercatori della Harvard Medical School, negli Usa, hanno arruolato 6.000 persone con familiari colpiti da tubercolosi e dunque maggiormente esposti al rischio di contrarla: 180 di loro hanno sviluppato la malattia durante il periodo di studio e le loro analisi del sangue sono state confrontate con quelle di familiari che non si sono ammalati.

Ne è emerso che la carenza di vitamina A (meno di 200 microgrammi per litro di sangue) ha alimentato il rischio di sviluppare la malattia di 10 volte (il fumo aumenta il rischio di malattie cardiache da 2 a 4 volte). Inoltre tale rischio, era 20 volte superiore in persone tra 10 e 19 anni, suggerendo che la vitamina A gioca un ruolo ancora maggiore nel sistema immunitario tra i giovani.

Il collegamento, commenta l’autrice senior, Megan Murray, “suggerisce che qualcosa di semplice e poco costoso come integrare le diete con la vitamina A può essere un potente strumento per la prevenzione”.

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